L’idea di rappresentare in teatro alcuni degli aspetti della tormentata vita della più grande cantante di blues di tutti i tempi nasce dalla passione per questo genere musicale, dalla ininterrotta ammirazione per il talento vocale e interpretativo di Bessie Smith e dalla stimolante fusione, in una unica idea rappresentativa, di diverse espressioni di spettacolo dal vivo: musica, danza e recitazione.
Appoggiato al bancone di un locale dove si suona da sempre il blues (uno di quei locali che hanno fatto la storia di questo genere musicale) un avventore, forse un turista, ripercorre la vita della celebre cantante afroamericana. Un racconto, ora rivolto al pubblico ora compresso in personali considerazioni, che si snoda attraverso le più celebri interpretazioni proposte dal vivo, coreografie ed episodi di vita recitati. Tutto lo spettacolo è concepito come una cantata blues dove i diversi elementi confluiranno in un'unica sintesi armonica. Lo spazio teatrale sarà il luogo per ricordare la grandissima artista e al tempo stesso sarà fonte per una immersione nelle atmosfere del blues, dalle sue origini fino al suo maggior compimento. Più che strutturare lo spettacolo nei canonici schemi espressivi tipici delle rievocazioni si vuole cercare di rappresentare l’anima del blues stesso, che ha avuto in Bessie Smith la sua più fulgida espressione. I diversi linguaggi espressivi non si alterneranno in un mero ordine cronologico della vita della protagonista ma interagiranno tra di loro alla ricerca di una unicità rappresentativa che colga il fiore, più che rappresentare lo stelo. Un personalissimo modo per rendere omaggio ad una cantante, ad un'artista, che nella sua tormentata vita ha saputo regalare momenti di grande gioia e commozione e di sicura resa scenica. Un'idea di rappresentazione che intende quindi coinvolgere non soltanto gli appassionati “del genere” ma catturare nei suoi continui avvicendamenti espressivi e narrativi anche lo spettatore che ignora la magia di un mondo affascinantissimo, di una voce, di un personaggio ancora oggi tra i più idolatrati in tutto il mondo.
Lo spettacolo è stato finora realizzato:
Coreografie: Elisabetta Melchiorri e Valeria Baresi
Regia: Luca Simonelli
Magic Harp Band di Daniele Magic Harp Bosi
2010 - Teatro Villa Pamphilj - Roma, Museo dell'Ara Pacis - Roma
GALLERIA FOTOGRAFICA DELLO SPETTACOLO